Comunicato Stampa Siamo giunti alla seconda edizione del “Festival della Cultura Albanese”, questa importante rassegna artistica che rileva l'impegno e il desiderio di celebrare i nostri protagonisti in una mostra intitolata “ Maledetti Albanesi”. L' associazione ha costantemente operato negli ultimi anni , promuovendo le specificità, supportando le iniziative di maggior rilievo e realizzando progetti propri.
Da sempre abbiamo avuto la convinzione che l’arte e la cultura rivestano un ruolo centrale sia per la crescita individuale sia, di conseguenza, per la stessa coesione della comunità. Essendo l'arte di per sé una forma di esspressione dell'essere, non avendo bisogno di traduzione lo abbiamo addotatto sin dall'inizio del nostro percorso. Stiamo cercando di realizzare e lavorare nell’ampliamento dell’offerta culturale della città, la tutela e la fruibilità pubblica di beni artistici, la diffusione e il tramandarsi della storia promuovendo gli artisti e aiutando la promozione delle nostre terre.
Abbiamo programmato quest'anno diversi eventi, in linea con questa mission, aumentando il numero degli artisti partecipanti migliorando così la proposta. Abbiamo lasciato da parte gli amatori cercando di collaborare con dei professionisti i quali hanno raggiunto un alto livello di esibizione, sia per quanto riguarda i pittori che espongono le loro opere alla Casa del Mantegna sia la proposta musicale con il ballerino Enkel Zhuti, o il musicista Eugjen Gargjola, artisti con un curriculum considerevole.
La nostra associazione continuerà nel perseguimento dei scopi preposti. Il nostro è un percorso evocativo di atmosfere, costumi, ambienti...di un passato nel cui affonda le radici il nostro presente per dare forma al futuro di una comunità in costante evoluzione, ma che conserva nel suo patrimonio genetico quelle caratteristiche di operosità che da sempre la contraddistinguono.
Abbiamo coinvolto diversi artisti sia per la provenienza sia per i temi trattati, proponendo un esposizione di un patrimonio di immenso valore che costituisce una raccolta tra le più ricche e cospicue tra quelle esposte ad oggi, per la grande quantità delle opere che la compongono e per la varietà degli oggetti e delle tecniche utilizzate. I curatori hanno saputo cogliere alla perfezione l'esspressione degli artisti e l'idea del progetto realizzando un racconto al cui al centro vi è la vicenda umana con le sue storie, l’ironia e la capacità di ascolto.
Hanno presentato ognuno di noi e hanno avuto il merito di ascoltare quela sete esplosiva che si trova oggi nelle nostre aspettative, nel nostro modo di essere e quella di assimilare le diverse culture che ci caratterizzano. Il “Festival della Cultura Albanese” è l'unico nel suo genere in Italia, sia per il progetto, sia per il contenuto e il numero di eventi proposti, per cui siamo particolarmente lieti di offrire al pubblico l’opportunità di ammirare, grazie alla mostra realizzata, una selezione delle opere di 8 artisti albanesi e di ospitare nei nostri spazi espositivi degli oggetti appartenenti a un periodo storico così vicino a noi, in un contesto fuori tempo. Si sposano le opere d'arte con il vissuto di una Casa... il collocare le opere in armonia con gli altri materiali di pregio che, provenienti da enti privati e pubblici e da collezionisti, completano la panoramica sull'intera esposizione.
Ringrazio gli artisti, i curatori per il lavoro di lungimiranza, per aver saputo intravedere le grandi potenzialità della nuova arte ed averla saputa declinare nei vari linguaggi richiesti dai committenti e con le nuove tecniche che si andavano via via diffondendo grazie all’esperienza che tutti i partecipanti hanno acquisito nel loro percorso professionale.
Questa mostra vuole essere dunque un momento di arricchimento culturale, un’occasione di conoscenza e di ulteriore avvicinamento all’arte per il pubblico. Per noi una grande sfida verso un ideale tenendo conto dell’attuale periodo storico denso di sfide in cui è chiamata sempre più a essere un vero e proprio motore di sviluppo per la società locale. Presidente dell'associazione Le Aquile Anila Cenolli Kaja
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