Alketa Delishaj

Alketa

Delishaj

Alketa Bercaj Delishaj è un’artista visiva contemporanea di origini albanesi, nata a Shkodër e attiva in Italia dal 2001. La sua produzione si articola attraverso una pratica interdisciplinare che abbraccia pittura, fotografia, videoarte, installazione, performance e arte relazionale. Un approccio fluido e radicale che dà vita a un linguaggio visivo stratificato, capace di intrecciare vissuto personale, memoria collettiva, attivismo culturale e riflessione sociale.

Al centro del suo lavoro c’è il corpo, inteso come archivio, come mappa di memorie, come territorio politico e simbolico. Le opere di Delishaj esplorano concetti legati all’identità di genere, al femminile resistente, alla memoria diasporica, alla vulnerabilità come forma di potenza e alla continua ridefinizione del sé all’interno di contesti sociali e geografici in trasformazione. La sua estetica si distingue per un’essenzialità formale che convive con una profonda carica emotiva e un forte impatto visivo.

Attraverso la contaminazione di codici visivi e citazioni culturali, Alketa Delishaj costruisce narrazioni sospese tra autobiografia e storia condivisa, in cui la dimensione privata diventa ponte per una riflessione universale. Temi come la migrazione, l’alterità culturale, la resistenza femminile, la corporeità nello sport e la costruzione dell’identità attraverso il movimento e il gesto sono costantemente presenti nel suo immaginario.

La serie “Swimming / Le Tuffatrici” rappresenta uno dei progetti più iconici dell’artista. In questo ciclo, l’immagine dell’atleta femminile si trasforma in simbolo di emancipazione, coraggio e rottura delle convenzioni. Le opere, che fondono documentazione fotografica, pittura e tecniche miste, si ispirano alle prime atlete olimpiche degli anni ’20 e ’30, reinterpretate attraverso una prospettiva critica e femminile, capace di generare nuovi significati. Il progetto si configura come un omaggio alla libertà del corpo e come riflessione sulla visibilità delle donne nello spazio pubblico e nella storia dell’arte.

Nel 2021 fonda ALKETA.ART, uno spazio ibrido tra studio e galleria a Riccione, concepito come laboratorio di sperimentazione contemporanea e punto d’incontro per artisti, curatori, collezionisti e professionisti del settore. Lo spazio si propone come piattaforma indipendente dedicata alla promozione dell’arte visiva emergente e alla ricerca transdisciplinare. A questo si affianca un secondo studio attivo a Roverbella, in provincia di Mantova, e una rete consolidata di collaborazioni culturali tra Verona e altri centri artistici europei.

La pratica di Delishaj è riconosciuta a livello internazionale e le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Italia, Germania, Austria, Stati Uniti e altri paesi. Ha partecipato a mostre personali e collettive, festival e residenze artistiche, ed è coinvolta in progetti transnazionali dedicati alle arti visive, alla questione di genere, alla memoria post-migrante e all’arte partecipativa. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti e ha collaborato con istituzioni e brand di alta gamma, tra cui Belmond - LVMH, che hanno sostenuto progetti speciali legati al territorio e al concetto di esperienza artistica immersiva.

La sua poetica si fonda su un’etica della connessione e del coinvolgimento emotivo, dove l’arte diventa spazio di attraversamento e strumento di trasformazione culturale. Le sue opere, spesso intime e potenti, parlano a un pubblico ampio, non solo di addetti ai lavori, ma anche a chi si riconosce nella fragilità, nel cambiamento, nella ricerca di senso. Ogni gesto, ogni immagine, ogni installazione porta con sé la volontà di costruire ponti tra generazioni, culture e linguaggi, mantenendo sempre viva la tensione tra l’individuale e il collettivo.

“Vorrei che i miei lavori parlassero anche a chi non conosce l’arte: persone vere, vulnerabili, libere. L’arte è un atto di contatto – tra mondi, tra persone, tra tempi. Le mie opere cercano questo attraversamento.”