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Erjon Nazeraj

BIOGRAFIA Erjon Nazeraj nasce a Fier, Albania nel 1982. Nel 2001 si diploma in scultura al Liceo Artistico Jakov Xoxa di Fier. Nel 2008 si laurea in scultura all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Attualmente vive e lavora fra Italia e Albania, risiede a Parma.

 

Sindone è un performance di Erjon Nazeraj,.Presentata per la prima volta alla Galleria On The Corner (Londra) in collaborazione con la BAG Galleria di Parma.

 

Erjon Nazeraj attraversa il continente europeo per compiere a Londra, nella Gallery On The Corner, la performance Sindone (07/12/15), a cura di Andrea Tinterri. Per conferire una tangibilità cruda al travaglio primario della nostra epoca ricorre ad un linguaggio secco ed evocativo col quale mette al centro il proprio corpo tralasciando in parte la vasta produzione di carte e sculture. L’aspetto rappresentativo, per così dire tradizionale, permane con la parte progettuale dei disegni, attenta e dettagliata, che accompagna, valorizzandola, l’azione.

 

Le migliaia di vite disperse nel mare nostrum, lungo i deserti di sangue e già seppelliti sotto una memoria ipocrita e labile, vengono a galla. Nazeraj spezza il suono sordo dell’indifferenza con la sosta immobile sotto un sudario moderno. Metaforicamente accanto alle vittime, ai migranti e fisicamente vicino alla gente, assume su di se il peso della tragedia che nei corpi in fila sulle banchine siciliane sono entrati nel nostro immaginario quotidiano per ritornare, ora, dal corpo dell’artista oltre la Manica e ad un fiato dalla nostra coscienza.

 

Al fiato l’onere di connettere paure e vuoti di memoria al concetto di consapevolezza, dando all’utente uno strumento d’analisi diverso da quello che i canoni attuali predispongono. Le coperte termiche, che avvolgono vite moribonde di derelitti dell’umanità, hanno il fascino ulteriore della lucentezza a cui l’artista come una gazza ladra non può resistere. Il titolo richiama la morte del Cristo che si ripete infinitamente ogni giorno, ogni attimo, sotto i nostri occhi. Per fare questo l’artista s’inchina alla storia dell’arte per attingere alle origini stesse della rappresentazione dell’uomo e del suo dolore. L’oro è materiale che ha avuto uso massiccio durante periodi di massima decadenza di culture e imperi rigogliosi, quello Bizantino o l’Austro Ungarico. Pensiamo la magnificenza degli ori di Klimt, rappresentando l’apice di una corrente artistica, riportano al medesimo tempo i segni della decadenza dell’Impero.

 

Erjon Nazeraj solitamente ne usa a piccole dosi senza mirare alla fattura di un gioiello, ma stendendolo come una macchia luccicante a dire forse che la decadenza è già iniziata o peggio l’altezza cui mirava la nostra cultura non è stata mai effettivamente raggiunta. La cromatura dorata non nasconde il corpo alla vista, esalta il palpitare della carne di fronte agli occhi dell’osservatore; una realtà ancora leggermente trasversale alle nostre coscienze prende una collocazione centrale, così sotto la coperta vediamo nel volto dell’artista il volto di chi non ce la fa e il nostro stesso viso, sapendo che forse ancora c’è rimedio. Dice, l’opera è un susseguirsi d’eventi ed esperienze umane, faccio riferimento ai profughi che scappano dalle guerre, che si sono spinti verso l’Europa. Un’ Europa che non ha capito subito il problema e che non sa ancora affrontare questa catastrofe. Ho visto il mio corpo come quello d’un immigrato e come il corpo di Cristo che si prepara per una risurrezione. Una nuova vita, una possibile salvezza.

 

This article is posted on julietartmagazine.com on Sunday January 10th, 2016 written by Domenico Russo http://julietartmagazine.com/it/sindone-contemporary-shroud-di-erjon-nazeraj/

Contatti Tel. 333 1676092

erjon.nazeraj@gmail.com

Parma, Italy

Mostre personali

2008 Installazione Upstream sulla facciata di un palazzo di Bologna (evento curato da Isabella Falbo).

2011 Flirt, Associazione Culturale Made in Art, Parma durante la Giornata del Contemporaneo LAT - Love Approach Together.

2013 Inside/Rinascite, Spazio Pasubio, Parma, collaborazione con Associazione Culturale Lunatici, Parma.

2014 Inside, curato da Andrea Tinterri, Palazzo del Governatore, Parma;

2015 performance Sindone -Conteporary Shroud, The Gallery on The Corner, Londra, in collaborazione con BAG Gallery Parma.

MOSTRE COLLETTIVE 

2011 Drawings Wall , Galleria d’arte Paolo Maria Deanesi, Rovereto,

2012 515’ , progetto curatoriale di Federica Bianconi, Arte Accessibile Milano;

2013 Destinazioni , Arte Fiera a Padova. 2014 Beyond the Border, curato da Domenico Russo e Giulia Daolio, Reggio Emilia.

2015 Paratissima 11, Torino; Hit Parade di Paratissima, Museo Nazionale del’Automobile, Torino.

Entra a fare parte della collezione Imago Mundi Albania / Knots 163 Contemporary Artist from Albania,

Luciano Benetton Collection.

2016 Rrugetimi i gjate dhe i bukur , Galeria e Artit Fier, Albania.   

2016 Il mondo numero Zero, Galleria Artasylum, Fermo.   

2016 Wopart, Work on paper Fair, Lugano.   

2016 Seconda edizione di Shenja e re Shqiptare, Galeria e Artit Fier, Albania.

2017 Vince il primo premio della prima edizione Premio Arte Farioli ,

2017 Busto Arsizio. Artista finalista OfficinArs 2017 Villa Sistemi Reggiana, Reggio Emilia. Museo Storico Archeologico di Nola, Napoli.

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